NOHASI, OVVERO QUANDO I SOGNI DIVENTANO REALTA'

A cura di Francesco Zompì

Solo un progetto visionario poteva immaginare, nel centro di una minuscola frazione dell’entroterra salentino, una struttura che non sfigurerebbe in ben più famosi contesti, tradizionalmente vocati ad accogliere (facoltosi) turisti provenienti dai 5 continenti. Un progetto nato da una promessa da favola, fatta da Ireneo Mignogna a Serena De Ronzi, i titolari insieme al fratello Gianni (nel mondo della bellezza da più di 50 anni). Una promessa senza tempo.

La location è stata ricavata nella storica dimora del Barone De Noha, della contessa Spinola e l’aristocratica famiglia Galluccio, risalente a epoca medioevale, sapientemente ristrutturato con una cura maniacale del dettaglio: dai tavoli, in legno massiccio di rovere ricavato da antiche botti, al chiavistello che chiude l’ingresso alla saletta dei sigari e dei distillati, dalla cantinetta ricavata nella roccia (alla quale si accede da una scaletta che si apre direttamente nella sala ristorante), al tavolo “soloperdue”, posto all’interno della torre.

Questo, e molto altro (Spa; centro estetico; piscina all’aperto; cocktail bar; una magnifica Torpedo del 1922, perfettamente funzionante e utilizzata, dagli ospiti dell’albergo, per brevi tour nei dintorni, ed anche un furgoncino Fiat Balilla), è NOHASI, perfetto mix di suggestioni antiche e comfort di ultima generazione.

Ne è esempio palmare la modernissima Spa, ricavata nelle cantine e nei depositi sotterranei dell’antico palazzo, che, anche semplicemente a visitarla, figurarsi a usufruirne, infonde un senso di serenità extratemporale.

Il tutto corredato da un bar con una vetrina di pasticceria da urlo (la presenza di magnifici cannoli siciliani tradisce le origini isolante del pastry chef), da un ristorante di livello assoluto e da otto magnifiche camere (tra cui due suites dedicate alle antiche famiglie proprietarie, in passato, del Palazzo).

Di conseguenza, lo staff, diretto da Luigi ANFOSSO (cui si devono le start up di diverse tra le più prestigiose strutture pugliesi) non poteva non essere di primissimo ordine; a cominciare dallo chef, Matteo MANCO, un enfant du pays (è di Taurisano), che, dopo tantissima gavetta e tantissimo girovagare nel firmamento gastronomico di tutta Europa (in Francia da Blanc, in Danimarca da Puglisi, e poi Svizzera, e poi Lichtenstein), ha fatto un triplo salto mortale all’indietro ed è tornato in Salento per sposare, infine, l’ambizioso progetto dei visionari Serena e Ireneo.

Di Matteo si sentirà sicuramente parlare; il ragazzo, appena 35enne e già con 20 anni di cucina (a tutti i livelli) alle spalle, sa perfettamente quello che vuole; animato da grandissimo passione per il suo lavoro si è impadronito, prima, dei fondamentali, del mestiere che ha, man mano, arricchito con le varie esperienze assorbendo come una spugna gli insegnamenti dei tanti Maestri alle cui dipendenze ha avuto l’opportunità di lavorare.

Senza, però, diventare mai uno scopiazzatore, tutt’altro; Matteo ha accumulato per anni e ha mixato il tutto per arrivare a creare un’idea tutta sua di cucina; elaborata, ma, nello stesso tempo, essenziale, e, soprattutto, territoriale e stagionale. Nessuno spazio agli effetti speciali fini a se stessi; prima il gusto e poi tutto il resto. Solo un paio di esempi: un carpaccio di ombrina marinata, la cui sapidità è sapientemente bilanciata da accompagnamenti tra il dolce, fragole fermentate (in omaggio alla esperienza danese), l’acido, un carpaccio di susine gialle e rosse, e l’amaro, un ravanello “frizzante” e nasturzio; e poi una ventresca di tonno, particolarmente marezzata, cotta alla perfezione, accompagnata da un ciuffo di indivia cotta a bassa temperatura e laccata al miele con una salsa olandese sifonata.

Se la cucina di uno chef potesse essere riassunta in una sola parola, EQUILIBRIO sarebbe la più adatta a descrivere quella di Matteo.

Lo staff è completato da Alessandro CARRIERO, sous chef, 33 anni, di Martina Franca, con esperienze in diversi Hotel 5 stelle lusso, da Antonio INGRAO, siciliano di Sciacca, pasticciere, scuola Boscolo, e, in sala, da Daniele SOLIMANDO, maitre sommelier lucano, discreto, competente professionale.

Come si suol dire, niente è lasciato al caso.
Ogni cosa, ogni persona, al posto giusto.
Chapeau.

Nohasi, Via Castello 19, Noha 73013 (Le)
Tel. 337834958
www.nohasipalace.com
info nohasipalace.com