A cura di Leda Cesari

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Giornalista professionista dal 2001, Leda Cesari è nel frattempo diventata qualcos’altro: cosa ancora non sa, ma la mutazione è certa. Collaboratrice fissa di Nuovo Quotidiano di Puglia (di cui è stata redattrice dal 1992 al 2001) dal 2006, ispettore della Guida dell’Espresso dal 1997, curatrice di uffici stampa ed eventi vari, sta ormai a metà tra l’imbrattacarte, l’assaggiatrice di vini (è sommelier Ais dal 2013) e la scienziata alternativa: studia infatti Astrologia dal 2008 e la ritiene una disciplina più esatta della matematica. Frase preferita, infatti, una di Oscar Wilde: “Siamo tutti immersi nel fango, ma alcuni di noi guardano le stelle”. Ama anche la musica, gli animali, i libri. 

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HAI VISTO MAI?
di Leda Cesari
Gli indigeni ordinano servizi di piatti e bomboniere artigianali. I turisti – tutti quelli che passano da lì: tanti – comprano il souvenir di piccole dimensioni causa norme strozza-acquisti delle compagnie aeree, ma poi si rifanno ampiamente con lo shopping on line. E l’esperienza di “Div.ergo”, piccolo ma grande laboratorio creativo di Lecce, dove la fragilità si fa arte e il volontariato impresa, cresce, si radica, si moltiplica.

STREET FOOD CATANESE
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HAI VISTO MAI?
di Leda Cesari
Non prendete quell’autostrada. Non varcate quello Stretto. Non entrate in quella città: potreste pentirvene amaramente. E il vostro dietologo s’incazzerebbe a morte. Perché? Perché Catania è la patria delle tentazioni gastronomiche. La Norma, gli involtini di pescespada, la caponata, certo: ma i danni più grossi li fa sicuramente lo street food catanese, e li perpetrano soprattutto le specialità della tavola calda e i dolci vari,  contro le quali non c’è difesa alcuna