CIBO E GASTRONOMIA IN QATAR

Da circa un anno e mezzo passo gran parte del mio tempo in Qatar per impegni lavorativi. Si tratta di un paese al centro del Golfo (Arabo o Persiano che dir si voglia) a circa 5 ore di volo dall’Italia. Il Qatar è un paese in piena epsansione sia demografica che economico-finanziaria con persone che vengono da tutto il mondo. Una vera insalata di gruppi etnici (indiani, pachistiani, occidentali, giapponesi, cinesi, filippini, indonesiani, nepalesi, mediorientali, etc.) inclusi circa 300.000 Qatarini. La cucina riflette queste enorme diversità etnica con un ampia disponibilità di cibi diversi sia nei mercati che nei ristoranti. Avete mai visto 6 o 7 tipi di melanzane diverse tutte insieme? E che dire di frutta e verdura dalle forme più strane provenienti da ogni angolo della terra. Fare la spesa al mercato è una vera scoperta del nuovo e capita di chiedere a chi compra come cucina e prepara fagiolini lunghi oltre mezzo metro, o cetrioli bitorzoluti o frutti stranissimi.

La ristorazione sostanzialemente si divide in tre categorie: quella mediorientale (libanese, armena, turca, iraniana, etc.) che la fa da padrone sia nei ristoranti di lusso che in quelli più abbordabili al Souq o nelle zone periferiche della città, una ristorazione di massa in gran parte basata sulla cucina pakistana ed indiana dove primeggiano spezie e piccante ed infine la ristorazione internazionanle fatta in gran parte da ristoranti di livello medio  nelle catene degli alberghi internazionali (direi tutti alquanto simili tra loro con buffet dove si trova di tutto) con alcune eccellenze vere e proprie costitute dai grandi chef internazionali come Nobu (Giapponese), Hakkasan (Cinese) e Vineesh (Indiano). Un esperienza notevole sono I brunch del giorno di festa (venerdì) dove si può mangiare al meglio con prezzi accettabili anche presso questi grandi interpreti della cucina internazionale. Che dire, se siete in transito a Doha, capitale di questo melting pot, non fatevi sfuggire un brunch il venerdi a pranzo  o lasciatevi rapire dalla cucina medioorientale non prima di avere visitato la cosa più bella che c’è in città: il MIA (Museo di Arte Islamica), una vera perla incastonata sulla Corniche (il lungomare di Doha).

di Paolo Gasparini