Il risveglio dal General Inverno tendenze moda per la primavera- estate 2015

In questi giorni, mentre nel quadrilatero milanese andava in onda la settimana della moda, mi sono dedicata alla rilettura di Sein un Zeit (Essere e Tempo) di Heidegger, il quale molto abilmente preconizzò il problema dell’influenza della Tecnica sulla civiltà moderna post guerra, che ai suoi tempi era tutta in divenire. A più di sessant’anni da quella previsione, oggi assistiamo agli aspetti negativi della Technè, ovvero a tutti i mali del sistema sociale in cui viviamo. Come in ogni epoca, anche oggi ci sono delle sentinelle che ci ammoniscono circa il nostro destino; costoro sono sociologhi, storici e a buon titolo anche i clinici della salute mentale. Questi ultimi, raccogliendo il disagio del singolo Uomo, possono stilare un elenco dei disagi più comuni, titolandoli come “patologie attuali”. In realtà non sono vere e proprie malattie, quanto piuttosto un insieme di costellazioni sintomatologiche che ricomprendono: stress e disturbi correlati, disturbi relazionali e comportamentali vari (insonnia, disfagie, dipendenze da sostanze, cose e persone). Nessuno possiede la bacchetta magica, malgrado la Tecnica ci abbia illuso in proposito, per risolverli o farli svanire senza lasciare segni. Io, come tante altre sentinelle del mio Tempo, in qualità di osservatrice privilegiata, mi sto addentrando nello studio delle soluzioni possibili per proporre rimedi semplici ma efficaci, accostandomi a teosofie o medicine olistiche che offrano una visione globale del soggetto Uomo, fatto di mente, corpo e Anima. Ed è proprio pensando al vuoto della Anima, privato di affetti e relazioni significativi, che rivolgo il mio sguardo clinico. Dalla costa di questo impervio crinale, questo mese ho pensato di proporvi uno spunto direi particolare (non me ne voglia il mio editore, il quale ogni mese assiste alla modifica del contenuto della scaletta editoriale…ma so essere Uomo dalla mente nobile e ampia). Partiamo da un motto Romantico: Zueruck zur Natur di Jean Jaques Rosseau, il quale nell’epoca post Illuministica propose un modello di pensiero che faceva ritorno alla Natura, non più vista leopardianamente come una matrigna che dà ma al contempo toglie ai suoi figli, cagion di speme e sofferenza, bensì come Eden benevolente entro cui ritrovare una dimensione vivibile e gioiosa. Gli fece l’eco Wolfang Goethe nel suo manoscritto Reise nach Italien ( Viaggio in Italia), edito fra il 1816 ed il 1817, nel quale l’autore teutone inneggia alle meraviglie del Bel Paese ed all’effetto taumaturgico dei suoi luoghi. Vi cito alcuni passaggi: « Non si può né raccontare né descrivere la magnificenza d'un chiaro di luna come quelli di cui abbiamo goduto col vagare qua e là nelle strade, nelle piazze, per la riviera di Chiaia, la grande straordinaria passeggiata, e poi in riva al mare. Si è veramente presi dal senso di immensità dello spazio! Così vale la pena di sognare! ». E ancora: « L'Italia senza la Sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna. È in Sicilia che si trova la chiave di tutto ». Ora immaginate di trasferire questa atmosfera onirica e immaginifica nel Salento e avrete la ricetta ai vostri mali. Non parlo per piaggeria, bensì per esperienza personale. Immaginate di essere la notte di San Lorenzo nell’uliveto fra Cursi e Maglie, con un mega plenilunio distesi a guardar le ombre degli alberi sotto il sole notturno a ripensar alle fresche onde del mar di Miaggiano…sorseggiando un signor Negroamaro delle cantine Bio Naturalis, non è forse terapeutico? Mettete dunque in valigia: una giacca rosa ed un pantalone giallo con sneakers in tinta, passate dall’hair stylist per un hair bio repair treatment, infilate nella ultima borsa di Saint Laurant blu cina un bell’occhiale da luna e partite per la Puglia. Destinazione Brindisi: in una ventina di minuti raggiungete il Naturalis Bio Resort di Martano per immergervi nella natura vergine di ulivi e piante officinali, per ritrovare in meno di un pomeriggio la giusta dimensione del vostro spirito. Potrete così condividere il Goethe-pensiero pensando che l’Italia senza il Salento non lascia nello spirito immagine alcuna. E’ in Salento che si trova la chiave di tutto, anche del vostro Essere, al di la di questi Tempi.

Buon viaggio!

P.S. Resumè della settimana modaiola: per le signore ritornano le vertigini da tacco 13, in alternativa sneakers di tutti i colori e le fogge (Le Silla); tailleur in tweed e lurex (Atos Lombardini), ovvero abiti anni ’60 con pizzi e mood sevillano (DG). Colori sgargianti e candy, purché si rispetti il concetto di contrasto. Come sempre basta conservare i pezzi forti delle collezioni precedenti ed il gioco è fatto!

 

A cura di Gessica Marengo