AMARSI UN PO'

Il fare e il disfare brucia energie fisiche e mentali. Lo stare in relazione sbilancia umori ed equilibri, costa un prezzo chiamato impegno. Ma c’è chi non si arrende alla liquidità ed alla lassità legamentosa dell’Oggi preferendo la stabilità “vecchia maniera”.
    Mi rivolgo a quel piccolo esercito di indefessi krumiri che in silenzio “sta”. Sta in piedi sulle proprie gambe, sulle proprie idee, collocato in una prospettiva tridimensionale e non solo autoreferenziale. Mi rivolgo ai resilienti, a coloro che hanno voglia di vivere e non si spaventano dei terremoti, che sanno danzare conservando grazia e sorriso in mezzo alle rovine dei rapporti umani. Come quei metalli che assorbono un urto senza mai deformarsi, appunto resilienti. Le scienze umane mutuano dalla fisica dei metalli il concetto di Resilienza trasferendolo al comportamento umano. Si è osservato che persone diverse messe in condizioni uguali di forte stress o traumatiche, mettevano in atto risposte comportamentali di due tipi: una di cedimento l’altra di resistenza flessibile. I secondi riuscivano addirittura a trasformare i problemi in risorse, superando meglio gli ostacoli. 
    Non si nasce resilienti, o almeno solo in parte laddove vi sia una predisposizione genetica elicitante; ma lo si può diventare attraverso un buon training psicoemotivo e comportamentale. A tutto vantaggio della nostra ed altrui salute. Ma come metterla in pratica poi?
    Malgrado schiere centenarie di filosofi, sociologhi, psicologi e scienziati non si è ancora compresa appieno la funzione della Vita. Mandato biologico di prosecuzione della specie? Affermazione di sé presso i posteri? Oppure fine lavoro di tessitura e ricamo fra i fili delle nostre relazioni?
Ai krumiri dico: per favore contagiate i più, che deragliano, perché si perdono nel labirinto del senso. A volte non serve sempre capire, basta stare e vivere, senza ferire il prossimo. Ecco dunque una ricetta possibile: prendere spunto da chi è resiliente e attivarsi nella medesima direzione. E chi lo è, insegni ad esserlo con l’esempio ed il dialogo.
    Si, sono una indefessa sognatrice ed una krumira della fiducia nel cambiamento…Amarsi un po’ vuol dire anche questo, oltre che gustare un buon Negroamaro in purezza o farsi un giro a Lecce.
    Buona resilienza, intanto, e più luce negli occhi, fra un pas de burè da soli ed un pas de deux.

A cura di Gessica Marengo